La musica napoletana: da Avitabile a Bennato

La musica napoletana è conosciuta in tutto il mondo. Una delle caratteristiche e punti di forza della città senz’altro. Tra tarantelle e tammurriate, suoni etnici e folkloristici, la musica napoletana si è sempre contraddistinta. 

Anche con le rime, stupende poesie trasformate in canzoni che hanno fatto la storia. Non ci soffermiamo né su tempi così datati perché parleremmo di troppa storia e né sui tempi moderni perché non abbiamo più questa musica così contaminata da arte e suoni puri.

La nuova Compagnia di canto popolare

Nel novecento, l’artista Roberto De Simone fece da guida e organizzatore di un gruppo molto importante. Del resto era stato lui, alla fine degli anni cinquanta ad avviare un processo di ristrutturazione della cultura popolare campana. Nel 1967 ebbe un incontro coi giovani musicisti Carlo d’Angiò, Eugenio Bennato e Giovanni Mauriello che formarono la nuova compagnia di canto popolare.

 A loro si aggiunsero Peppe Barra e Fausta Vetere anche se venivano da ambiti diversi. Loro si sono proposti anche di elaborare anche alcuni canti antichi dal punto di vista del ritmo e della metrica. Tenere viva la musica popolare era l’intento di questi artisti e ci sono riusciti per parecchi decenni, lasciando una cultura fenomenale che ha contaminato poi diversi stili musicali successivi.

“Enzo Avitabile e la sua lotta per la valorizzazione culturale attraverso la musica napoletana”

Enzo Avitabile è un autentico ambasciatore della cultura musicale napoletana, che si dedica con passione alla valorizzazione di questa tradizione artistica. Grazie alla sua musica, egli è riuscito a portare la cultura napoletana in tutto il mondo, rappresentandola in maniera innovativa e coinvolgente. La sua lotta per la valorizzazione culturale attraverso la musica napoletana è stata lunga e faticosa, ma Enzo non si è mai arreso.

Grazie al suo impegno, la musica napoletana è oggi apprezzata in tutto il mondo, e rappresenta una fonte di orgoglio per tutti i napoletani. Enzo Avitabile è un artista eccezionale, che ha saputo portare la sua musica in luoghi dove mai si era sentita prima, dimostrando che la cultura è un patrimonio comune, che va valorizzato e rispettato.

“Dalle strade di Napoli al palco internazionale: il successo di Enzo Avitabile”

Enzo Avitabile, musicista e cantautore napoletano, ha saputo portare la musica della sua città in giro per il mondo. Grazie alla sua passione e al suo talento, è diventato un artista di fama internazionale, capace di unire generi e culture diverse. La sua musica, infatti, è un mix di sonorità tradizionali napoletane, influenze jazz e world music. La sua carriera è stata costellata di successi: ha collaborato con grandi nomi della musica, come Pino Daniele e James Brown, e ha suonato sui palchi più importanti del mondo. Ma nonostante la sua fama, Enzo Avitabile non ha mai dimenticato le sue radici e continua a celebrare l’evoluzione della musica napoletana, portandola sempre più lontano.

Negli ultimi anni, Enzo Avitabile si è concentrato sempre di più sulla creazione di progetti che uniscono la musica alle tematiche sociali. Infatti, ha fondato la “Nuova Compagnia di Canto Popolare”, un ensemble di musicisti e cantanti che si occupa della salvaguardia e della riscoperta delle tradizioni musicali del Sud Italia, per diffondere la cultura e la storia di questa regione nel mondo. Inoltre, spinto dalla sua grande passione per l’ambiente, ha lanciato il progetto “Music for Climate Justice”, un’ iniziativa che unisce la musica alla lotta contro il cambiamento climatico, sensibilizzando il pubblico e invitandolo ad agire per il bene della Terra. Grazie alla sua creatività e alla sua attenzione alle questioni sociali, Enzo Avitabile rappresenta un esempio di come la musica possa essere usata come strumento di cambiamento e di unione tra le diverse culture del mondo.

 

E’ tempo di Soul “Express” con Avitabile

Uno degli artisti maggiormente contaminati da questo stile e dalle musicalità del mediterraneo che prendono piede anni dopo, è Enzo Avitabile.

Genio indiscusso della musica intesa come arte, capace di raccontare il popolo e i disagi attraverso uno stile musicale mai banale e intriso di sperimentazioni. Armato di sassofono riesce ad ideare una musica capace di unire Napoli e tutti i popoli del Sud del mondo. Talmente affascinato e capace di ricreare e fondere tante culture e stili popolari, vi raccontiamo un anneddoto.

 Nel comune di Portico di Caserta, durante la festa di S. Antonio Abate del 17 gennaio, ogni anno si rievoca un rituale religioso che deriva da una tradizione. In antichità i contadini casertani, per scacciare via gli spiriti malvagi ed ottenere un abbondante raccolto, percuotevano incessantemente i loro attrezzi (botti, falci, tini) seguendo ritmiche diverse: misto tra tarantella e pastellassa.  Avitabile, rimasto affascinato da questa forma e musica popolare, invitò il gruppo dei Bottari a collaborare al disco, da lì nasce la collaborazione tra Avitabile e i Bottari.  

L’approfondimento di queste musicalità mediterranee è sempre fonte di studio per Avitabile. Stessa cosa si può dire su Senese e il suo sax. Da poco la sua carriera ha compiuto 50 anni e ciò che ha dato alla musica è tutto da ascoltare.

Sono stati quelli che hanno messo in risalto l’undreground, la città dei poveri e delle periferie, hanno dato voce agli emarginati e portato la loro musica e questa concezione in tutto il mondo, nonostante fosse una musica per una nicchia specifica, popolare senza i grandi alle spalle.

Il re del popolo della musica napoletana è senz’altro Pino Daniele, una contaminazione di stili dal soul al jazz, per raccontare quello che nessuno ha raccontato mai. Sentimenti, emozioni, passioni e cultura napoletana racchiusa in tantissimi anni di musica. Un’identità importantissima per una città fatta di contraddizioni e cultura, di contenuti folkloristici e contaminazioni artistiche.

Se Pino Daniele ed Enzo Avitabile hanno preso spunto dalla canzone popolare creando un genere a sé e immergendosi in diverse culture, senza dubbio le loro fusioni musicali e ritmiche hanno fatto nascere la musica degli anni 90’, il puro undergound napoletano fatto di temi pesanti e importanti da trattare resi cantabili dalle note di una musica nuova.

 E’ la volta dei 99 posse, Almamegretta e i 24 grana che hanno dato via ad una nuova musicalità ancora. La volta dei club underground, la musica degli “emarginati” della Napoli bene che si riunisce per le origini, per un ideale e perché sposa una causa.

Edoardo Bennato il rocker di Bagnoli

 

Ultimo ma non meno importante, l’artista che conclude questo mini viaggio nella musica napoletana. L’abbiamo lasciato per ultimo perché il suo stile ha contribuito ad accrescere il bagaglio culturale della cultura italiana, nell’ambito del rock e ciò che lo accomuna agli artisti citati in precedenza è l’aver cantato e portato in alto una città. Senza tralasciare contraddizioni e descrivendola oggettivamente, ma restando uomo prima di essere un grande artista.

I suoi testi sono stati il manifesto politico di intere generazioni tra gli anni 80 e 90, in questo senso ha anche lui posto le basi per la musica underground degli anni 90, che come abbiamo detto poi è stata una musica altamente impegnata, legata ad un lato particolare della città.

Grazie alla sua musica e al suo attivismo ha anche portato alla luce i problemi dei Campi Flegrei, un agglomerato di quartieri ricchi di bellezza che non sono mai stati valorizzati al meglio. Ha sempre definito Bagnoli come “la bella addormentata” in attesa di un risveglio, un riscatto sociale.

Ancora oggi i Campi Flegrei presentano delle bellezze rare e dei tesori nascosti che la città non riesce a far emergere e sfruttare per cause nobili. Ben presto la musica impegnata di questo tipo, che trattava temi particolari: politici o relativi agli emarginati va a creare un unico genere che è il rap. Il rap napoletano ben presto diventa un genere molto importante che contamina ancora oggi le nuove generazioni. Era la volta dei Cosang e dei Fuossera, de La Famiglia e i 13 bastardi.

La poetica di Edoardo Bennato: la Napoli raccontata in musica

La poetica di Edoardo Bennato è un viaggio attraverso la Napoli più autentica. Con la sua musica, Bennato racconta la città partenopea in tutte le sue sfaccettature: dai vicoli del centro storico, ai quartieri popolari, fino al mare che bagna le sue coste. La sua Napoli è fatta di tradizioni, di storia, di cultura, ma anche di contraddizioni e di difficoltà. Edoardo Bennato è un cantautore napoletano che sa raccontare la sua città con passione e con una profonda conoscenza dei suoi valori e delle sue contraddizioni. La sua musica è un omaggio alla Napoli più autentica e alla sua gente, che ha sempre saputo resistere e reagire alle difficoltà della vita quotidiana.

Grazie alla sua poetica, Edoardo Bennato è diventato un’autentica icona della cultura musicale napoletana, amato in tutto il mondo per la sua capacità di raccontare la vita delle persone attraverso le sue canzoni.

 

 

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